17 novembre 2012 – La logica ci salverebbe ma se ne sono perse le tracce

Non era questa la strada che volevo seguire nel far sintesi ancora una volta della questione della registrazione anagrafica dei figli di persone senza permesso di soggiorno e dei loro diritti alle cure pediatriche ma, a seguito di quanto ho pubblicato il 15 novembre scorso, ho ricevuto un’informazione preziosa, la scheda che in Friuli Venezia Giulia viene illustrata ai mediatori di comunità che si occupano anche degli stranieri senza permesso di soggiorno (quelli identificati con il codice STP – stranieri temporaneamente presenti).
Ecco la scheda che illustra la possibilità di cure pediatriche (fino a 14 anni) ai figli di persone senza permesso di soggiorno facendo riferimento a una delibera della giunta regionale, emanata dalla giunta precedente quella ora in carica.

SCHEDA

Alcuni bambini rischiano di rimanere ai margini del sistema sanitario:

se viene loro negata l’iscrizione al SSN, le conseguenze possono essere:

–  accessi impropri ai Pronto Soccorso

– carenza di interventi di prevenzione  quali screening e bilanci di salute

– carenza di interventi di educazione

Assistenza primaria pediatrica a favore dei minori di anni 14 figli di cittadini extracomunitari privi di permesso di soggiorno nella regione Friuli Venezia Giulia –

delibera Giunta Regionale n° 340 del 23.02.2007 

Considerando che il numero totale dei minori di anni 14 STP, presenti in Regione al 31.12.2006, secondo i dati forniti dall’INSIEL, ammonta a 57 unità e  ipotizzando un numero massimo di 5 visite annuali

1. I pediatri di libera scelta convenzionati dovranno effettuare le visite ambulatoriali e domiciliari anche favore dei minori di anni 14 in possesso del codice STP;

2. I pediatri di libera scelta convenzionati che effettueranno le visite occasionali a favore dei minori di cui sopra, saranno compensati con gli importi e secondo le modalità previste, rispettivamente, dai commi 3 e 4, dell’art. 56, dell’Accordo collettivo nazionale di cui in premessa.

3. I bisogni socio – sanitari, riscontrati nelle viste pediatriche occasionali, saranno segnalati, dai pediatri di libera scelta convenzionati, alle competenti strutture socio –sanitarie territoriali e ospedaliere;

 La DGR n. 340 27 febbraio  2007 è ’stata promulgata  tenendo conto delle:
Politiche internazionali, nazionali e regionali di tutela della salute dei minori
Indicazioni contenute nel documento finale della IX Consensus Conference e VII Congresso Nazionale SIMM ( aprile 2006)

Criticità rilevate nei confronti dell’assistenza sanitaria ai bambini stranieri STP che indicavano accessi impropri al PS e soprattutto carenza di interventi di prevenzione e di educazione alla salute

Garantisce l’ “Assistenza primaria pediatrica a favore dei minori di anni 14 figli di cittadini extracomunitari privi di permesso di soggiorno” tramite l’accesso ai Pediatri di Libera Scelta

Le prestazioni dei PLS, nei confronti di minori in possesso di codice STP, sono configurate quali visite occasionali e sono retribuite dalle Aziende Sanitarie nell’ambito del finanziamento indistinto annualmente assegnato alle medesime e destinato alle attività istituzionali

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Quindi

–        non solo il ministro Balduzzi è al corrente dell’esistenza degli immigrati senza permesso di soggiorno (la cui mancanza non inibisce la possibilità di procreare) e dei loro figli ma anche i consiglieri regionali del Friuli Venezia Giulia i quali con sciagurata negligenza non conoscono il contenuto delle delibere giuntali o fingono di non conoscerlo;

–        la regione FVG scarica la patata bollente a un’associazione che agisce al meglio ma non ha fra i suoi compiti quello di promuovere una campagna di informazione per i sindaci né di sollecitare i parlamentari ad assicurare  il ritorno alla legislazione precedente il 2009 il che, ripristinando la possibilità di registrare anche i figli dei sans papier, semplificherebbe tutte le procedure relative ai minori (oppure nelle istituzioni tutti sono complici di un turpe gioco alle scimmie non sagge: non vedo, non sento, non parlo?).

Ma su tutto questo tornerò.
Per ora mi limito a riportare una notizia per cui rinvio a un mio scritto del 31 luglio 2011  per consentirne una miglior comprensione

Don Abbondio risorge nel bergamasco.

Sebbene la Corte Costituzionale abbia cancellato la modifica intervenuta nel 2009 nel codice civile e reintrodotto l’assenza di obbligo di presentazione del permesso di soggiorno per i matrimoni, il sindaco di Terno d’Isola (BG) ha rifiutato di celebrare il matrimonio di un cittadino del Marocco privo di permesso di soggiorno.
Poi la questione è stata sanata e il matrimonio è stato celebrato da un’impiegata dell’ufficio anagrafe.
Per maggiori informazioni collego ai link de la Repubblica e de Il giorno.

17 Novembre 2012Permalink