21 gennaio 2023 – Il Senato italiano guarda ai diritti umani

Il 19 gennaio nella 30ma seduta pubblica  della 19ma legislatura il Senato ha approvato all’unanimità due mozioni. Per me è stata una emozione profonda perché riguardano temi di cui mi ero interessata nel corso degli ultimi  anni.
In particolare mi ha coinvolto profondamente  l’approvazione della mozione n. 5  “Discussione e approvazione della mozione n. 5 sull’istituzione di una Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani “
Concludevo l’anno con un pezzo che avevo intitolato “31 dicembre 2022. Cerco di poter sperare nel nuovo anno  dove con molta fatica avevo inserito la parola speranza perché quella che mi veniva in mente era disperazione. Dal 2009 è in vigore una legge  che , con una formula tanto subdola quanto abile, nega ai nati in Italia, se figli di migranti non comunitari irregolari , l’iscrizione nei registri di stato civile .
Come scrivevo nel mio saluto a un purtroppo indimenticabile 2022 (un anno che si è chiuso con una guerra in atto, una fra le tante che  non è stato possibile fingere di non vedere)  i  miei contatti  con l’associazionismo in regione  sono diventati irrimediabilmente deludenti: il no alla legge negazionista non è stato pronunciato con chiarezza fatta eccezione della posizione presa dal consigliere regionale Furio Honsell  .
Rinviando di pochissimo (spero basterà un giorno) il mio personale esame della mozione n. 1 perché il mio blog possa farne memoria, e  riporto il link per leggere integralmente il resoconto stenografico di cui trascrivo  la presentazione della mozione n. 5 (senatrice Elena Cattaneo) ed il dispositivo su cui il senato si è espresso all’unanimità.
Saprà la “Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani” porre fine alla vergogna che ha assicurato finora al parlamento di tenere in vita una legge che nega ad alcuni nato in Italia un’esistenza riconosciuta?
Esistere è un diritto umano, anzi “il diritto ad avere diritti”, come diceva Stefano Rodotà ma l’indifferenza sperimentata nell’assenza delle organizzazioni della società civile su questo problema mi sgomenta.
Proverò a fare quello che mi sarà possibile

  Legislatura 19ª – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 030 del 19/01/2023 (Definitivo)

 

SENATO DELLA REPUBBLICA
—— XIX LEGISLATURA ——
30
aSEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO  GIOVEDÌ 19 GENNAIO 2023

Discussione e approvazione della mozione n. 5 sull’istituzione di una Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani (ore 11,42)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la discussione della mozione 1-00005, presentata dalla senatrice Cattaneo e da altri senatori, sull’istituzione di una Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani.

Ha facoltà di parlare la senatrice Cattaneo per illustrarla. (Brusio). Prego i colleghi di prendere posto. Se qualcuno vuole uscire dall’Aula, lo faccia in silenzio; gli altri sono pregati di consentire alla senatrice Cattaneo di illustrare la mozione in questione in un clima di ascolto.

Presidenza del vice presidente CENTINAIO (ore 11,43)

CATTANEO (Aut (SVP-Patt, Cb, SCN)). Signor Presidente, colleghi, vi ringrazio davvero per i vostri interventi di ieri sera e questa mattina, che hanno davvero evidenziato i pensieri e le riflessioni da cui dovremmo partire ogni volta in quest’Aula per meglio operare nell’interesse del Paese. Ringrazio il senatore Guidi per il suo intervento. Lavorando anch’io sulle malattie neurologiche che, ancora prima della sofferenza legata alla disabilità conseguente alla malattia, sono colpite dallo stigma e dalla discriminazione, devo dire che tante volte anch’io mi sono chiesta: da dove nasce quell’inferno innominabile di cui lei ci ha parlato? Mi sono risposta, studiando le tante tragedie umane e magari sbagliando che l’inferno innominabile divampa quando non c’è conoscenza. Quando non c’è conoscenza l’uomo deraglia, ragiona per pregiudizi e può essere molto pericoloso per altri uomini; va verso direzioni sbagliate.

Come combattiamo l’inferno della cattiveria umana?

Lo combattiamo studiando e parlando nelle scuole di diritti umani, parlando in pubblico di diritti umani. E lo combattiamo qui dentro, perché qui abbiamo la possibilità di sviluppare gli antidoti per disinnescare la cattiveria umana. È proprio per creare questi antidoti che l’Assemblea, a partire dal 2001, e quindi da oltre vent’anni, si è veramente distinta, dotandosi di una Commissione ad hoc per la tutela e la promozione dei diritti umani in Italia e nel mondo. Quindi, da oltre venti anni l’Assemblea è diventata lo spazio istituzionale di ascolto degli ultimi della terra, vicini e lontani, dando voce alla denuncia di storie, di vissuti e di violazioni dei diritti, che altrimenti, probabilmente, sarebbero rimasti sotterranei e nascosti. Questa istituzione ha oltre venti anni di storia, che possiamo e dobbiamo continuare.

Sono andata a guardare i temi che sono stati trattati nelle passate legislature dalle precedenti Commissioni, che veramente ci toccano e riguardano tutte le riflessioni che abbiamo fatto in queste ore – l’abolizione della pena di morte nel mondo, la lotta alla tratta degli esseri umani, la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione delle minoranze, la tutela delle persone con disabilità e anziane, il divieto di mutilazioni genitali femminili, il fenomeno dei matrimoni forzati – a dimostrazione davvero di come questa materia necessiti di una attività estesa nel tempo, trasversale e organica, a livello nazionale e internazionale.

Presentare anche in questa legislatura una mozione per l’istituzione di una Commissione speciale per la tutela e la promozione dei diritti umani mi sembra quindi un atto dovuto, che appartiene a tutti noi, a tutto il Senato, nell’interesse primario dei cittadini. Questo spirito che abbraccia l’intera istituzione è stato davvero testimoniato dal sostegno unanime dei Presidenti dei Gruppi, oltre che dalle decine di colleghi che hanno apposto la propria firma. Sono felice e davvero ringrazio la Conferenza dei Capigruppo, che non solo ha deciso di portare la mozione alla discussione dell’Assemblea così tempestivamente, ma che ha anche voluto calendarizzarla oggi, insieme alla mozione della senatrice Liliana Segre sull’istituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Mi sembra che queste due mozioni siano complementari, nell’affinità di argomento, in quanto, se ci pensate, entrambe sono legate alla nostra volontà, alla volontà di tutti i senatori, di spendere la più alta sovranità dello Stato, quella parlamentare, a presidio dei diritti fondamentali dei cittadini, come declinato dalla Costituzione e dai trattati sulla materia.

Onorevoli colleghi, questo è certamente un periodo storico travagliato e interconnesso, che ogni giorno ci colpisce con quanto accade di disumano, in Iran, in Afghanistan, in Ucraina, sulle travagliate sponde del Mediterraneo, nella piena e sistematica violazione dei diritti umani. Ecco perché credo sia importante che i cittadini italiani possano avere al più presto notizia della costituzione della Commissione che oggi andiamo a deliberare, affinché tutti sappiano di poter contare su un luogo istituzionale, in cui la Dichiarazione universale dei diritti umani, approvata settantacinque anni fa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, possa vivere e rinnovarsi ogni giorno nelle azioni dell’istituzione parlamentare che ci rappresenta. (Applausi).

 

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, come stabilito dalla Conferenza dei Capigruppo del 17 gennaio, la discussione sarà limitata alle sole dichiarazioni di voto, per un tempo di dieci minuti per ciascun Gruppo.

Chiedo al rappresentante del Governo se intende intervenire.

CASTIELLO, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. No, signor Presidente.

PRESIDENTE.  Passiamo dunque alla votazione.

Mozione sull’istituzione di una Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani

(1-00005) (16 novembre 2022)

CattaneoNapolitanoSegreMontiPianoRubbiaMalanMalpezziRomeoBarbara FloridiaRonzulliPaitaUnterbergerDe PoliDe CristofaroPucciarelli,
CraxiGuidolinNaturaleMaiorinoTerzi Di Sant’AgataAlfieriAstorreBassoBevilacquaBiancofioreCamussoCroattiD’EliaDelrioDurnwalderFinaAurora FloridiaGiacobbeGiorgisGuidiLoreficeMagniMartellaNicitaPattonPirovanoRandoRossomandoScalfarottoSironiSpagnolliVerducciVeriniZambito,
ZampaZulloMusolinoSabrina Licheri. –

Il Senato,
premesso che:

la tutela dei diritti umani rappresenta uno degli elementi fondanti dell’ordinamento nazionale, configurandosi altresì quale patrimonio comune della comunità internazionale e dell’umanità nel suo insieme;

a partire dalla conclusione del secondo conflitto mondiale gli Stati democratici hanno elaborato complessi sistemi istituzionali di tutela e promozione dei diritti, contribuendo a diffondere progressivamente la cultura e la consapevolezza necessarie al loro sviluppo nella complessa società contemporanea, che presenta continuamente nuove sfide sul piano della dignità della persona;

sul piano internazionale ed europeo gli atti e le convenzioni sottoscritti dal nostro Paese sono innumerevoli: su tutti, per quanto concerne gli strumenti giuridicamente non vincolanti, la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, rispetto alla quale molte clausole sono divenute obbligatorie per gli Stati in quanto diritto internazionale consuetudinario; tra gli strumenti vincolanti, la convenzione sul genocidio del 1948, la convenzione sui rifugiati del 1951, i due patti delle Nazioni Unite del 1966 (sui diritti civili e politici e sui diritti economici, sociali e culturali), la convenzione contro la tortura del 1984; sul piano europeo la convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, sul rispetto della quale vigila la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, che, ai sensi dell’articolo 6 del Trattato sull’Unione europea, ha il medesimo valore giuridico dei trattati fondativi;

l’articolo 2 della Costituzione italiana recita “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”;

le Camere, costituendo gli organi di rappresentanza dei cittadini, rappresentano il luogo primario in cui tale tutela deve avere piena espressione;

il Senato ha da sempre mostrato particolare sensibilità e attenzione verso il tema dei diritti umani, attraverso la costituzione di Comitati e Commissioni specifici: si ricordano, in tal senso, il Comitato contro la pena di morte istituito nella XIII Legislatura e le Commissioni straordinarie per la tutela e la promozione dei diritti umani nella XIV, XV, XVI, XVII e XVIII Legislatura, che hanno di volta in volta operato attraverso il confronto con rappresentanti di Governo, enti locali e altre istituzioni nazionali, europee e internazionali e il contributo della società civile, di associazioni e organizzazioni non governative;

i temi principali sviluppati nel corso delle Legislature sono stati l’abolizione della pena di morte nel mondo, l’introduzione nel nostro ordinamento del reato di tortura, la tutela dei diritti del fanciullo, le garanzie per chi si trovi privato delle libertà, la promozione e l’attuazione del diritto di asilo, la lotta alla tratta degli esseri umani, la lotta contro il razzismo, la xenofobia, la discriminazione delle minoranze; la tutela delle persone con disabilità e di quelle anziane; il divieto di mutilazioni genitali femminili e il fenomeno dei matrimoni forzati, a dimostrazione di come tale materia necessiti di un’attività estesa nel tempo, che guardi quanto avviene a livello nazionale e internazionale e che sia altresì trasversale e organica;

nelle ultime Legislature la Commissione per i diritti umani del Senato ha seguito da vicino i tre cicli di revisione periodica universale (UPR) del nostro Paese (nel 2010, 2017 e 2019), una procedura prevista dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite per esaminare la situazione dei diritti umani in tutti i Paesi membri, che si conclude con una serie di raccomandazioni rivolte allo Stato in esame; l’azione svolta dalla Commissione, in tal senso, è stata preziosa in questi anni, mantenendo elevato il monitoraggio e intensa l’attività di indirizzo sui temi della promozione e della tutela dei diritti fondamentali della persona;

rilevata per tutti i suddetti motivi l’esigenza di istituire, anche in questa Legislatura, un organismo che rappresenti per il nostro Paese la volontà di difendere e sviluppare i diritti umani sia all’interno che al di fuori dei confini nazionali,

            delibera di istituire una Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, costituita da 20 componenti in ragione della consistenza dei Gruppi stessi. La Commissione elegge tra i suoi membri l’Ufficio di Presidenza composto dal Presidente, da due Vice Presidenti e da due Segretari. La Commissione ha compiti di studio, osservazione e iniziativa, per lo svolgimento dei quali può prendere contatto con istituzioni di altri Paesi e con organismi internazionali; a tal fine, la Commissione può effettuare missioni in Italia o all’estero, in particolare presso Parlamenti stranieri anche, ove necessario, allo scopo di stabilire intese per la promozione dei diritti umani o per favorire altre forme di collaborazione. Per il raggiungimento di queste finalità essa, quando lo ritenga utile, può svolgere procedure informative, ai sensi degli articoli 46, 47 e 48 del Regolamento; formulare proposte e relazioni all’Assemblea, ai sensi dell’articolo 50, comma 1, del Regolamento; votare risoluzioni alla conclusione dell’esame di affari ad essa assegnati, ai sensi dell’articolo 50, comma 2, del Regolamento; formulare pareri su disegni di legge e affari deferiti ad altre Commissioni, anche chiedendone la stampa in allegato al documento prodotto dalla Commissione competente, ai sensi dell’articolo 39, comma 4, del Regolamento.

 PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo della mozione n. 5, presentata dalla senatrice Cattaneo e da altri senatori.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B). (Applausi)

 

20 Gennaio 2023Permalink