22 gennaio 2023 – Approvazione mozione Segre – Istituzione commissione straordinaria

 Prima della trascrizione della votazione per l’istituzione della commissione Segre ricordo c he nel mio blog si trova materiale storico relativo all’argomento specifico  (reperibile con la  voce Segre)  e più ampio  (reperibile con la voce razzismo)   –  www.diariealtro.it  –  Augusta

20 dicembre 2022 – LE CONCLUSIONI DELLA COMMISSIONE SEGRE VANNO RESE OPERATIVE

 Legislatura 19ª – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 030 del 19/01/2023 (Definitivo) 

SENATO DELLA REPUBBLICA
—— XIX LEGISLATURA —— 
30aSEDUTA PUBBLICA  RESOCONTO STENOGRAFICO

GIOVEDÌ 19 GEN3NAIO 2023

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Presidenza del presidente LA RUSSA,  indi del vice presidente CENTINAIO  e del vice presidente ROSSOMANDO

N.B. Sigle dei Gruppi parlamentari: Azione-Italia Viva-RenewEurope: Az-IV-RE; Civici d’Italia-Noi Moderati (UDC-Coraggio Italia-Noi con l’Italia-Italia al Centro)-MAIE: Cd’I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE; Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE: FI-BP-PPE; Fratelli d’Italia: FdI; Lega Salvini Premier-Partito Sardo d’Azione: LSP-PSd’Az; MoVimento 5 Stelle: M5S; Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista: PD-IDP; Per le Autonomie (SVP-Patt, Campobase, Sud Chiama Nord): Aut (SVP-Patt, Cb, SCN); Misto: Misto; Misto-ALLEANZA VERDI E SINISTRA: Misto-AVS.

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RESOCONTO STENOGRAFICO   Presidenza del presidente LA RUSSA

PRESIDENTE. La seduta è aperta (ore 10,10)..

Discussione e approvazione della mozione n. 1 sull’istituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza (ore 10,16)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la discussione della mozione 1-00001, presentata dalla senatrice Segre e da altri senatori, sull’istituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza.

Ha facoltà di parlare la senatrice Segre per illustrarla.

SEGRE (Misto). Signor Presidente, care colleghe, cari colleghi, quella di oggi è una seduta importante del Senato della Repubblica, una seduta che ci vede impegnati nella discussione e approvazione della mozione che istituisce, anche per questa legislatura, la Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza.

Abbiamo svolto un lavoro utile e proficuo durante la scorsa legislatura, abbiamo approfondito e analizzato aspetti fondamentali di una delle questioni più importanti e sensibili del nostro tempo: la diffusione dei social media e il rischio, purtroppo sempre incipiente, di favorire la diffusione dell’hate speech e di campagne mirate alla discriminazione, al pregiudizio e alla diffusione tossica di fake news.

I lavori della Commissione nei mesi scorsi sono andati avanti in modo proficuo e partecipato, con decine di audizioni e approfondimenti. Si sono infine conclusi con l’approvazione all’unanimità di un documento che riassume il senso complessivo del nostro lavoro e dà utili indicazioni per l’impostazione dell’attività che resta ancora da fare, perché resta ancora molto da fare, sia a livello di approfondimento dei temi, sia per favorire una nuova produzione legislativa che si armonizzi con le novità importanti nella normativa europea che noi abbiamo sempre seguito e sostenuto con attenzione.

Nel luglio scorso il Parlamento europeo ha approvato a larghissima maggioranza la nuova legge sui servizi digitali (digital services act: DSA) e la legge sui mercati digitali (digital markets act: DMA), leggi che affrontano gli effetti sociali ed economici del settore tecnologico, in sostanza delle grandi piattaforme social, stabilendo regole chiare per le modalità di funzionamento e di fornitura dei servizi. Tutte questioni evidentemente di rilevante valore economico, ma anche valoriale, da cui dipende la qualità della nostra vita civile e quindi delle nostre democrazie. Non a caso, da alcuni anni, si è cominciato a parlare di algoretica, cioè di etica degli algoritmi: il fine di questo nuovo campo di ricerca è proprio contribuire a regolare l’attività delle grandi piattaforme social sulla base di valori e diritti irrinunciabili per tutti i cittadini e le cittadine dell’Unione europea, vale a dire per tutti gli esseri umani.

Dunque, la mozione che oggi siamo chiamati a discutere e approvare riguarda questioni cruciali, come la libertà di espressione e la tutela della dignità della persona: due esigenze che, come numerose audizioni svolte la scorsa legislatura ci hanno ricordato, non sono alternative, ma complementari, perché è certo che non ci può essere libertà di espressione senza il rispetto dell’altro, della libertà altrui di essere e di esprimere la propria personalità in un ambiente virtuale e reale, libero da aggressioni e discriminazioni: libertà e dignità insieme.

A partire da questi punti fermi, politici, documentali e di civiltà, dobbiamo immaginare la ripresa dei lavori della Commissione anche in questa legislatura.

La nostra bussola dovrà essere sempre la Costituzione repubblicana, che proprio in questo gennaio 2023 celebra il settantacinquesimo anniversario dell’entrata in vigore. Anche questa volta, infatti, il lavoro di scavo e conoscenza in materia di discorsi di odio dovrà svolgersi recuperando in pieno lo spirito e i valori della nostra Carta fondamentale, ma con l’impegno anche ad attuarla, a promuovere leggi di inclusione, ad estendere diritti sociali e civili. Tutto questo, però, avendo sempre chiara consapevolezza, in quanto parlamentari e rappresentati della Nazione, che esiste anche un nesso tra malessere sociale e utilizzo dei discorsi di odio e che si tratta di qualcosa che impatta direttamente sul senso e sul lavoro di una Commissione come quella che ci accingiamo a votare.

In questi mesi di passaggio dalla XVIII alla XIX legislatura sono accadute cose importanti, con riferimento ai temi di interesse della Commissione, su scala generale internazionale. C’è stata, infatti, negli ultimi mesi del 2022, una grave crisi dell’universo dei social, del sistema, cioè, che ha cambiato il nostro modo di comunicare, informarci, comprare, vendere, garantire la sicurezza e la privacy. Ebbene, in questo mondo ci sono state decine di migliaia di licenziamenti di lavoratori e manager, un processo di crisi che ha investito media quali Meta e Twitter, ma anche realtà globali come Amazon o Uber. Si tratta di una crisi seria, profonda e preoccupante, se non certo la fine dei social media e della diffusione online, come qualcuno ha detto, sicuramente un passaggio a cui guardare con attenzione e senso di responsabilità.

Tutto questo dovrà necessariamente riguardare anche la Commissione che ci accingiamo a ricostituire, perché il fatto che le grandi piattaforme vivano un periodo di difficoltà e cambiamento ha effetti diretti sui milioni di messaggi che circolano in rete, sulla loro quantità e anche qualità. I discorsi di odio, infatti, conoscono sempre un’impennata nei momenti di crisi economica e sociale, interna e internazionale. In questi periodi, infatti, la crescita delle tensioni e del risentimento può spingere le piattaforme a una minore attenzione all’opera di contrasto di forme di discorsi d’odio che comunque attirano e trattengono utenti. Analizzare, dunque, lo status dei maggiori media ed i rischi connessi al fatto che le grandi piattaforme possano venire meno ai doveri di contrasto e rimozione tempestiva dei discorsi di odio dovrà essere uno dei compiti – io credo – della nuova stagione di lavori della Commissione antidiscriminazione.

Per questo insieme di ragioni, che definirei di natura strategica, credo che sia utile e opportuno ricostituire anche nella XIX legislatura la Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza.

Care colleghe e cari colleghi, dalla mozione che ci troviamo ad approvare conoscete tutti i particolari per la costituzione della Commissione e per la migliore organizzazione dei lavori. Quello che tengo a dire alla fine di questo intervento è che considero ancora oggi come quattro anni fa, di grande momento le ragioni a sostegno di una Commissione per la lotta ai discorsi di odio e ad ogni forma di discriminazione.

Nella mia veste di Presidente della Commissione nella scorsa legislatura mi sono battuta perché i lavori avessero una conclusione unitaria e condivisa e che il documento finale fosse approvato all’unanimità. (Applausi). Il risultato alla fine fu raggiunto e mi auguro vivamente che quello spirito venga recuperato oggi.

È di grande significato, infine, che questa nostra votazione si tenga nell’imminenza del prossimo 27 gennaio, Giorno della Memoria. Molto più, infatti, di tante celebrazioni che rischiano di apparire rituali, la ricostituzione di una Commissione che accoglie nel suo stesso statuto i valori della difesa della dignità delle persone e della promozione del rispetto delle minoranze, attraverso la concreta prevenzione delle campagne di odio e pregiudizio, rappresenta – non solo per me, ma credo per tutti – un segnale importante e positivo.

L’approvazione della istituzione della nostra Commissione sarà così il modo migliore per onorare il Giorno della memoria. (Vivi applausi. L’Assemblea si leva in piedi).

PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo della mozione n. 1, presentata dalla senatrice Segre e da altri senatori.

(Segue la votazione). Votazione nominale con appello

PRESIDENTE. Indìco la votazione dell’articolo 1 del disegno di legge n. 442, nel testo approvato dalla Camera dei deputati, sull’approvazione del quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

Ai sensi dell’articolo 94, secondo comma, della Costituzione e ai sensi dell’articolo 161, comma 1, del Regolamento, la votazione sulla questione di fiducia avrà luogo mediante votazione nominale con appello.

Ciascun senatore chiamato dal senatore Segretario dovrà esprimere il proprio voto passando innanzi al banco della Presidenza.
I senatori favorevoli alla fiducia risponderanno sì; i senatori contrari risponderanno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.
Estraggo ora a sorte il nome del senatore dal quale avrà inizio l’appello nominale.

(È estratto a sorte il nome del senatore Matera).    Invito il senatore Segretario a procedere all’appello, iniziando dal senatore Matera.

VALENTE,segretario, fa l’appello.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione.

Proclamo il risultato della votazione nominale con appello dell’articolo 1, sull’approvazione del quale il Governo ha posto la questione di fiducia:

Senatori presenti 187
Senatori votanti 186
Maggioranza 93
Favorevoli 109
Contrari 76
Astenuti 1

Il Senato approva. (Applausi).


 MOZIONI

Mozione sull’istituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza

(1-00001) (25 ottobre 2022)

SegreNapolitanoMontiCattaneoAlberti CasellatiBerniniBevilacquaCalendaCasiniCastelloneCroattiCucchiDamanteDe CristofaroDi GirolamoAurora FloridiaBarbara FloridiaFregolentGelminiEttore Antonio LicheriLombardoLopreiatoLoreficeMagniMalpezziNaturaleNaveNicitaPaitaPeraPirovanoPirroRenziSbrolliniScalfarottoTrevisiVerducciVersaceUnterbergerSpagnolliMusolinoRubbiaDurnwalderPattonMieliMalanSperanzonSallemiZeddaTerzi Di Sant’AgataRomeoStefaniPucciarelliBergesioBizzottoCantùDreostoMinasiMurelliPotentiTestor. –

Approvata

Il Senato,                       premesso che:

il 30 ottobre 2019, nella seduta n. 160 dell’Assemblea della XVIII Legislatura, il Senato approvò la mozione 1-00136;

il 22 giugno 2022 la Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, così costituita, approvava all’unanimità, all’esito dell’indagine conoscitiva sulla natura, cause e sviluppi recenti del fenomeno dei discorsi d’odio, con particolare attenzione all’evoluzione della normativa europea in materia, il Documento XVII, n. 6;

considerato che la condivisione del documento ha riguardato, nel merito:

  1. a) la denuncia della “pervasività dei discorsi d’istigazione all’odio legata alla capacità di propagazione della rete”;
  2. b) la riaffermazione della “libertà di odiare, che attiene alla sfera dei sentimenti ed è fuori dai confini di questa indagine”, ma che va distinta dai discorsi d’odio, che costituiscono una forma di incitamento all’odio e alla discriminazione nei confronti di una categoria-bersaglio: “la necessità di contrastare i discorsi d’istigazione all’odio non deve mai scontrarsi o confliggere con la necessità di tutelare la libertà di espressione”;
  3. c) l’esigenza di “dettagliare con nettezza il confine tra i discorsi che sono tollerati e quelli che sono intollerabili”, ricordando che “il discorso d’odio non va confuso con l’ingiuria, la minaccia, le molestie on line e off line, il discorso aggressivo, o con altre fattispecie”;
  4. d) la richiesta di dare la risposta più forte possibile contro i discorsi d’istigazione all’odio: essa “è in primo luogo attuare la Costituzione, promuovere leggi d’inclusione, che estendano diritti sociali e civili, che sono tutt’uno e si rafforzano vicendevolmente. C’è un nesso tra malessere sociale e utilizzo dei discorsi d’odio che va affrontato”;
  5. e) l’impossibilità per le minoranze di esprimersi, “un problema che va ben al di là dei singoli – seppur numerosi – episodi di discriminazione e istigazione all’odio, inserendosi in un più ampio contesto generale segnato dall’avvento della rete e dei social network, determinando così contraccolpi massicci sul funzionamento delle nostre democrazie”;
  6. f) l’auspicio che, nell’attesa che a livello sovranazionale si giunga ad una definizione giuridicamente vincolante dei discorsi d’odio, si metta a punto “una forte e condivisa iniziativa politica e legislativa, intorno ad alcune misure dirimenti che possono essere messe in campo per contrastare la diffusione dei discorsi d’odio”;

considerato altresì che l’iniziativa politica testé auspicata, volta a rimettere al centro del dibattito pubblico il problema del razzismo e delle discriminazioni, contribuirebbe senz’altro alla prosecuzione dei lavori nella presente Legislatura della Commissione citata, la cui attività: 1) rimedierebbe alla scarsità dei dati che riguardano i discorsi d’odio, sollecitando una raccolta dati più mirata, da conseguire con l’emersione delle denunce penali e delle azioni civili e con un loro censimento più continuo e periodico da parte dell’Istituto nazionale di statistica; 2) contribuirebbe alla ricerca del miglior “intervento normativo per una definizione di discorsi d’odio, che permetta di contrastare efficacemente un fenomeno che può erodere le basi della nostra democrazia” (Documento XVII, n. 6, p. 62), ponendo i risultati del suo approfondimento a disposizione di tutti i Gruppi e del potere di iniziativa legislativa dei singoli senatori,

delibera di istituire per la XIX Legislatura una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, costituita da 20 componenti in ragione della consistenza dei Gruppi stessi; la Commissione elegge tra i suoi membri l’Ufficio di Presidenza composto dal Presidente, da due vice presidenti e da due segretari; la Commissione ha compiti di osservazione, studio e iniziativa per l’indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza nei confronti di persone o gruppi sociali sulla base di alcune caratteristiche quali l’etnia, la religione, la provenienza, l’orientamento sessuale, l’identità di genere o di altre particolari condizioni fisiche o psichiche. Essa controlla e indirizza la concreta attuazione delle convenzioni e degli accordi sovranazionali e internazionali e della legislazione nazionale relativi ai fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e di istigazione all’odio e alla violenza, nelle loro diverse manifestazioni di tipo razziale, etnico-nazionale, religioso, politico e sessuale. La Commissione svolge anche una funzione propositiva, di stimolo e di impulso, nell’elaborazione e nell’attuazione delle proposte legislative, ma promuove anche ogni altra iniziativa utile a livello nazionale, sovranazionale e internazionale. A tal fine la Commissione: a) raccoglie, ordina e rende pubblici, con cadenza annuale: 1) normative statali, sovranazionali e internazionali; 2) ricerche e pubblicazioni scientifiche, anche periodiche; 3) dati statistici, nonché informazioni, dati e documenti sui risultati delle attività svolte da istituzioni, organismi o associazioni che si occupano di questioni attinenti ai fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo, sia nella forma dei crimini d’odio, sia dei fenomeni di cosiddetto hate speech; b) effettua, anche in collegamento con analoghe iniziative in ambito sovranazionale e internazionale, ricerche, studi e osservazioni concernenti tutte le manifestazioni di odio nei confronti di singoli o comunità. A tale fine la Commissione può prendere contatto con istituzioni di altri Paesi, nonché con organismi sovranazionali e internazionali ed effettuare missioni in Italia o all’estero, in particolare presso Parlamenti stranieri, anche, ove necessario, allo scopo di stabilire intese per il contrasto all’intolleranza, al razzismo e all’antisemitismo, sia nella forma dei crimini d’odio, sia dei fenomeni di hate speech; c) formula osservazioni e proposte sugli effetti, sui limiti e sull’eventuale necessità di adeguamento della legislazione vigente al fine di assicurarne la rispondenza alla normativa dell’Unione europea e ai diritti previsti dalle convenzioni internazionali in materia di prevenzione e di lotta contro ogni forma di odio, intolleranza, razzismo e antisemitismo; la Commissione, quando necessario, può svolgere procedure informative ai sensi degli articoli 46, 47 48 e 48-bis del Regolamento; formulare proposte e relazioni all’Assemblea, ai sensi dell’articolo 50, comma 1, del Regolamento; votare risoluzioni alla conclusione dell’esame di affari ad essa assegnati, ai sensi dell’articolo 50, comma 2, del Regolamento; formulare pareri su disegni di legge e affari deferiti ad altre Commissioni, anche chiedendone la stampa in allegato al documento prodotto dalla Commissione competente, ai sensi dell’articolo 39, comma 4, del Regolamento; entro il 30 giugno di ogni anno, la Commissione trasmette al Governo e alle Camere una relazione sull’attività svolta, recante in allegato i risultati delle indagini svolte, le conclusioni raggiunte e le proposte formulate; la Commissione può segnalare agli organi di stampa ed ai gestori dei siti internet casi di fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza nei confronti di persone o gruppi sociali sulla base di alcune caratteristiche, quali l’etnia, la religione, la provenienza, l’orientamento sessuale, l’identità di genere o di altre particolari condizioni fisiche o psichiche, richiedendo la rimozione dal web dei relativi contenuti ovvero la loro deindicizzazione dai motori di ricerca.

22 Gennaio 2023Permalink