27 ottobre 2019 – L’avevo detto anch’io

Ho scelto, per il mio pezzo di oggi in diariealtro, un tiolo antipatico, solo un piccolo gradino più sotto quello che poteva suonare: ”l’avevo detto io”.
Ebbene l’avevo proprio detto, e ci tengo a dirmelo, sostenendo pubblicamente anche in due incontri organizzati la mozione 55, presentata dal Consigliere Honsell al Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia , che si concludeva chiedendo di:
“attivare politiche di sensibilizzazione e promozione sul territorio regionale anticipando in tal modo i contenuti e il senso della proposta legislativa della senatrice Segre, con la finalità di ribadire e rafforzare la tradizione di civiltà e apertura della nostra comunità regionale”.
La mozione faceva riferimento al ddl 362 della senatrice Segre.
Era il 19 febbraio e fu respinta il 26 giugno, da chi non sopporta si sviluppi la conoscenza in particolare della storia che non è maestra di vita ma, a chi li sa e vuole cogliere, lancia segnali importanti.

Oggi, 26 ottobre, si prende finalmente atto della valanga di insulti contro la senatrice Segre e il giornalista Gad Lerner scrive: Senatrice Segre, adesso diciamo basta
“ L’antisemitismo si conferma essere la matrice originaria e insopprimibile di un odio generalizzato. Siamo in presenza di un fenomeno certamente minoritario e però diffuso, organizzato. Che recupera gli antichi stereotipi sugli ebrei amanti del denaro, li nutre con l’avversione rivolta contro lo Stato d’Israele, ma trova il suo culmine nello scherno per le vittime della Shoah e nell’ammirazione tributata ai carnefici. E l’Italia non ne è immune”.

Alcune parole del presidente Conte lasciano sperare che finalmente si pongano le condizioni per discutere il ddl S362: “Istituzione di una Commissione parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”.
Un’azione governativa che si sovrappone all’iniziativa parlamentare finora inzuppata nel liquame dell’indifferenza, permettendosi di ignorare la proposta Segre?
Non so. Mi piace riportare le parole della senatrice.
“La politica che investe nell’odio è sempre una medaglia a due facce, non danneggia solo coloro che vengono scelti come bersaglio, ma incendia anche gli animi di chi vive con rabbia e disperazione il disagio. L’odio si diffonde e questo è anche un po’ più pericoloso”,
Ne avevo scritto nel mio blog l’’11 settembre 2019 – La senatrice Segre compie ottantanove anni e sostiene il governo che nasce”.
Vi si possono leggere i documenti che ho citato sopra:
https://diariealtro.it/?p=6860

27 Ottobre 2019Permalink

9 ottobre 2019 – Ho ricevuto e ricopiato. Ora trasmetto

Carissime amiche e cari amici del GrIS Fvg

oggi giornata mondiale del migrante ci sembra opportuno inviarvi link e informazioni dal rapporto-caritas-migrantes e una sintetica anteprima del DOSSIER STATISTICO IMMIGRAZIONE IDOS 2019, strumenti utili per contrastare disinformazioni e stereotipi purtroppo ancora largamente diffusi contro i quali è utile far conoscere risposte documentate.

Qui sotto i links in questione e il comunicato della IDOS.

Un carissimo mandi a ducj
claudia e guglielmo

https://www.agensir.it/italia/2019/09/27/rapporto-caritas-migrantes-sono-5-milioni-e-200mila-gli-stranieri-in-italia-una-presenza-ombra-in-generale-diminuzione/

https://www.avvenire.it/attualita/pagine/i-migranti-arrivano-con-i-visti

…… E ANCHE…. ANTEPRIMA DOSSIER STATISTICO IMMIGRAZIONE IDOS 2019

Con i suoi 5,2 milioni di stranieri residenti, pari all’8,7% della popolazione complessiva, di cui 3,7 milioni costituiti da cittadini non-Ue regolarmente soggiornanti, l’Italia resta uno dei principali paesi Ue di immigrazione (dopo Germania e Regno Unito e in linea con Francia e Spagna).
A dispetto di una quarantennale retorica dell’invasione, il numero degli stranieri regolari resta sostanzialmente stabile nel paese:

• sia per il blocco – dal 2011 – dei canali di ingresso regolari per lavoratori non comunitari che intendano inserirsi stabilmente in Italia (nonostante il lavoro resti il principale motivo delle migrazioni economiche a livello globale);

• sia per i discutibili e onerosi accordi con la Libia siglati nel 2017 non solo con entrambi i governi in conflitto, ma anche direttamente con i clan che controllano il traffico e la tratta dei migranti. L’esito è stato, nel 2018, il crollo a poco più di 26.000 delle persone sbarcate in Italia (-80,4% rispetto alle oltre 119.000 del 2017), poi ridottesi ulteriormente ad appena 6.700 nei primi 9 mesi del 2019; una riduzione ottenuta al costo salatissimo di centinaia di morti e dispersi in mare (nel Mediterraneo centrale l’Oim ne stima oltre 2.800 nel 2017, per un rapporto di 1 morto/disperso ogni 50 che hanno tentato la traversata, e oltre 1.300 nel 2018, quando il medesimo rapporto è salito a 1 ogni 35) e migliaia intercettati e riportati dalla Guardia costiera libica nei campi di detenzione da cui erano fuggiti, per subirvi ancora violenze, stupri e torture tra le più feroci, come ormai documentato da numerosi organismi internazionali e dalla stesse Nazioni Unite;

• sia per il trasferimento all’estero di un numero sempre più cospicuo di stranieri già regolarmente presenti (40.000 cancellazioni anagrafiche nel 2018, ma il numero effettivo è senz’altro più elevato), soprattutto giovani e altamente qualificati, i quali, al pari di tanti italiani (116.000 cancellati, ma Idos ne stima circa 290.000 effettivi), non trovano più nel paese condizioni (e ambiente) di inserimento favorevoli per una loro permanenza e si spostano in altri paesi, lasciando un’Italia sempre più anziana e meno produttiva e competitiva sul piano internazionale.
“In un mondo in cui le sperequazioni tra ricchi e poveri, i conflitti, le dittature, le carestie e i mutamenti climatici spingono sempre più persone a migrare, al punto che attualmente sono arrivati a 272 milioni i migranti nel mondo, di cui 24 milioni rifugiati e richiedenti asilo, è sempre più fondamentale – afferma Luca Di Sciullo, presidente del Centro Studi e Ricerche Idos – che le dinamiche migratorie che interessano i contesti nazionali, come quello italiano, vengano inquadrate e lette, nelle loro caratteristiche strutturali, alla luce del più ampio contesto europeo e globale, all’interno del quale vanno elaborate e discusse anche tutte le possibili soluzioni”.

https://www.dossierimmigrazione.it/no-mans-land-osservatorio-sulla-rotta-balcanica/
Gruppo Immigrazione Salute Friuli Venezia Giulia Gr.I.S. Fvg
S.I.M.M. Società Italiana di Medicina delle Migrazioni
LA SALUTE COME BENE COMUNE LA SALÛT E JE’ DI DUCJ
ZDRAVJE JE ZA VSIH GESUNDHEIT IST FUER ALLE ZDRAVLJE SVIMA
GOOD HEALTH FOR ALL LA SANTÉ POUR TOUS LA SALUD ES PARA TOD

9 Ottobre 2019Permalink

7 settembre 2019 – Non conto nulla ma voglio che il mio blog ringrazi la ministra Lamorgese

Una circolare da strumento ‘fragile’ a elemento di forza a sostegno di soggetti fragili

Lo scorso mese di giugno il consigliere regionale Furio Honsell presentò al consiglio regionale una mozione che, se approvata, avrebbe impegnato la Giunta regionale
“ad attivare azioni per una più ampia promozione della circolare interpretativa 19/2009 del Ministero dell’Interno al fine di assicurare un’integrale esistenza giuridica di ogni soggetto nato nel territorio”                         [fonte 1]

In questo passaggio c’è un riferimento alla ‘circolare 19’ che così descritto – fra le tante, rigorose citazioni di norme nell’ampia premessa della mozione n.92–
Segnalato che… la legge 15 luglio 2009, n. 94 “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica” all’art. 1, comma 22, lettera g), modifica l’art. 6, comma 2, del Testo Unico sull’immigrazione del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, cancellando il riferimento all’eccezione che escludeva dalla presentazione del permesso di soggiorno la richiesta di atti di stato civile, ivi compresa evidentemente la domanda di registrazione di nascita”.
Il primo ottobre, nella seduta n.97, la proposta Honsell veniva affidata al dibattito del consiglio regionale che, avendola esaminata, l’approvava “all’unanimità .. con modifiche orali proposte dal Presidente della Regione Fedriga”
Le ‘modifiche orali’ nulla eccepivano del rigoroso elenco di norme in vigore.

La modifica conclusiva così recita (e, mi ripeto, accolta all’unanimità)
“il Consiglio Regionale … impegna la Giunta Regionale … a dare evidenza alla circolare interpretativa 19/2009 del Ministero dell’Interno al fine di assicurare un’integrale esistenza giuridica di ogni soggetto nato nel territorio”.
Da parte mia annoto che quel ‘dare evidenza’ è certamente più debole dell’ “attivare azioni” del testo originale ma poiché dipende dalle modifiche orali proposte dal Presidente Fedriga lo interpreto come impegno assunto dal Presidente della Regione, tale che sarebbe fellonia tradirlo.                                                C19_Honsell-consiglio- 2 colonne-tabella

A chi ‘dare evidenza’?
Ce lo dice un passaggio della accolta Mozione 92 : “RICORDATO che già nel 2009 fu emanata la circolare interpretativa n. 19 del Ministero dell’Interno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali che ha la funzione di tutelare il diritto del neonato in Italia ad avere un’esistenza legalmente riconosciuta …” il Consiglio regionale impegna la Giunta a dare evidenza, nel quadro sopra citato, alla responsabilità dei Sindaci cui è ben noto che il Codice Civile, all’art. 1, chiarisce che “la capacità giuridica si acquista dal momento della nascita”, sindaci cui spetta l’onore di assicurare – con la correttezza del funzionamento dello sportello degli Uffici Anagrafe l’esistenza legale di tutti coloro che nascono in Italia.                                                                                                                                   [fonte 2]  [fonte 3]

Di passaggio – per evitare la paura dei tanti pavidi e dei troppi vigliacchi che abitano la nostra terra – trascrivo ancora un passaggio delle ipercitata Mozione 92: “RILEVATO che ottemperando al diritto del bambino ad avere il certificato di nascita gli sarà assicurata la cittadinanza dei genitori in conformità alla norma in vigore, Legge 5 febbraio 1992 n. 91”.
Sottolineo che l’impegno ben condivisibile, che presto si manifesterà per promuovere le modifiche alla LEGGE 5 febbraio 1992, n. 91 “Nuove norme sulla cittadinanza”, è cosa altra dall’impegno della corretta registrazione di chi nasce in Italia, registrazione che non implica assolutamente la concessione automatica della cittadinanza italiana.
Una domanda però me la consento: «Se una persona non esiste come si fa ad attribuirgli una qualsivoglia cittadinanza?»

La storia dei neonati fantasma non finisce in Regione ma si allarga
Mentre il Consiglio Regionale discuteva della mozione 92, l’on. Federico Fornaro presentava una interrogazione a risposta immediata in commissione affari Costituzionali, con cui “si chiede al Ministro dell’Interno , per quanto di sua competenza, se intenda intervenire , con le azioni necessarie, affinché venga garantita ai figli degli stranieri la registrazione della dichiarazione di nascita nel rispetto della Costituzione e della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, eliminando la presentazione del permesso di soggiorno, dei genitori, evitando in questo modo che i bambini possano non venir iscritti all’anagrafe”.
Incredibilmente immediata era la risposta trasmessa dagli Uffici della Ministra Lamorgese C19_testi Ministra Lamorgese
che riprendono il testo della circolare 19 per chiarire che:
Per lo svolgimento delle attività riguardanti le dichiarazioni di nascita e di riconoscimento di filiazione (registro di nascita- dello stato civile) non devono essere esibiti documenti inerenti al soggiorno trattandosi di dichiarazioni rese, anche a tutela del minore, nell’interesse pubblico della certezza delle situazioni di fatto”.
E ancora “per la corretta applicazione della direttiva appena enunciata, esercitano il loro potere i Prefetti dal momento che gli ufficiali di Stato civile sono tenuti a uniformarsi alle istruzioni che vengono formulate a livello centrale dal ministero dell’interno”.
E non mancano di indicare i Prefetti come referenti di eventuali segnalazioni di “difformità applicative”.
Ancora una precisazione: ho apprezzato molto la trascrizione della risposta data a una interrogazione dell’allora on. Leoluca Orlando il 31 gennaio 2011 (ma che bravo chi si è adoperato nella ricerca storica!) che si poneva precocemente nella linea oggi precisata e garantita dalla autorità del Ministro in carica, Luciana Lamorgese, solo per segnalare che i termini figlio legittimo o naturale (e simili aggettivazioni riconosciute allora) oggi non sono più in vigore. Di bambini parliamo, non di figli di …, cui la legge riconosce – con la ratifica della Convenzione di New York sopra citata il superiore interesse in ogni atto che , in quanto minori, li coinvolga.
E finalmente, a questo punto registro l’art. 7 comma della legge 176/1991, correttamente trascritto nelle premesse alla Mozione 92: “Gli Stati parti vigilano affinché questi diritti siano attuati in conformità con la loro legislazione nazionale e con gli obblighi che sono imposti loro dagli strumenti internazionali applicabili in materia, in particolare nei casi in cui se ciò non fosse fatto, il fanciullo verrebbe a trovarsi apolide”.

Un appello (tutto mio che invio nella speranza che qualche persona lo raccolga con l’autorevolezza che io non ho)

APPELLO               (N.B.: la tartarughina aquileiense sono io)

Ora il Presidente della regione e gli assessori di competenza si impegnino correttamente e con trasparenza a ciò che loro stessi hanno deciso – con il consenso unanime del Consiglio –
dare evidenza alla circolare interpretativa 19/2009 del Ministero dell’Interno al fine di assicurare un’integrale esistenza giuridica di ogni soggetto nato nel territorio”.
e con altrettanta trasparenza lo facciano i Sindaci, primo argine contro una paura che paralizza e devasta coloro cui è impedito di dirsi padri e madri del loro bambino appena nato.

NOTE:

[fonte 1]
https://dait.interno.gov.it/servizi-demografici/circolari/circolare-n19-del-7-agosto-2009

[fonte 2]
http://www.comune.ra.it/Aree-Tematiche/Anagrafe-e-immigrazione/Anagrafe/Un-po-di-storia/Storia-delle-anagrafi
Mi permetto di suggerire la lettura del testo che si raggiunge con il link trascritto sopra.
Ne trascrivo un passaggio
Storia delle anagrafi.
L’Anagrafe (dal greco anagraphé = registrazione, iscrizione) della Popolazione Residente ha la funzione di registrare nominativamente, secondo determinati caratteri naturali e sociali, gli abitanti residenti in un Comune, sia come singoli sia come componenti di una famiglia o componenti di una convivenza, nonché le successive variazioni che si verificano nella popolazione stessa.

[fonte 3]
Ufficiale dello stato civile è il sindaco in qualità di ufficiale del Governo o chi lo sostituisce (vicesindaco, assessore anziano, commissario prefettizio).

D.P.R. 396/2000TITOLO II Delle funzioni degli ufficiali dello stato civile
Il sindaco, il titolare della funzione di ufficiale dello stato civile, di norma la delega a consiglieri comunali o al segretario comunale. Il conferimento della delega, in ogni caso, non priva il sindaco della titolarità delle funzioni.
Anche altri soggetti possono esercitare la funzione di uff. dello stato civile, ad esempio: autorità diplomatiche e consolari italiane all’estero; comandanti delle navi.
I compiti dell’ufficiale di stato civile sono disciplinati dall’art. 5 del D.P.R. 396/2000.

5. Compiti degli ufficiali dello stato civile.
1. L’ufficiale dello stato civile, nel dare attuazione ai princìpi generali sul servizio dello stato civile di cui agli articoli da 449 a 453 del codice civile e nel rispetto della legge 31 dicembre 1996, n. 675, espleta i seguenti compiti: a) omissis; b) omissis c) rilascia, nei casi previsti, gli estratti e i certificati che concernono lo stato civile, nonché le copie conformi dei documenti depositati presso l’ufficio dello stato civile

7 Ottobre 2019Permalink

3 ottobre 2019 – Un nuovo linguaggio per salvare i bambini fantasma?

Cari amici
l’altro ieri – 1 ottobre 2019 – il Consiglio Regionale del FVG ha approvato all’unanimità , modificandola senza stravolgerla, la mozione 92 presentata lo scorso 11 giugno dal consigliere Furio Honsell.
Mi viene comunicato che da domani (04/10) sarà pubblicata nel sito internet del consiglio regionale.
Comunque allego  i due testi della mozione originaria e di quella modificata incolonnati in tabella così che sia possibile ad ognuno verificare le modifiche proposte come tagli e – sottolineo – confrontare i due dispositivi finali –certamente ‘più debole’ quello della versione modificata di quanto non fosse nella proposta 92 originaria.              tabella mozioni_92
Così recita:
Il Consiglio regionale “impegna la Giunta regionale a dare evidenza alla circolare interpretativa 19/2009 del Ministero dell’Interno al fine di assicurare un’integrale esistenza giuridica di ogni soggetto nato nel territorio”.   

E’ però la risposta, assicurata dalla ineccepibile serie di dispositivi in premessa nelle due mozioni, finalmente riferibile alla raccomandazione del Terzo Rapporto Supplementare alle Nazioni Unite sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia (novembre 2017. cap.3.1):
«Rispetto … al diritto di registrazione alla nascita, si fa presente che l’introduzione del reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato, avvenuta con la legge 15 luglio 2009 n.94 in combinato disposto con gli artt. 316-362 c.p., obbliga alla denuncia i pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio che vengano a conoscenza delle irregolarità di un migrante. Tale prescrizione condiziona i genitori stranieri che, trovandosi in situazione irregolare, spesso non si presentano agli uffici anagrafici, proprio per timore di essere eventualmente espulsi».

E il rapporto – che tante volte ho per anni, finora inutilmente, citato – non manca di sottolineare ciò che ora emerge nella mozione. Infatti contestualmente alla legge era stata emanata la circolare n. 19 del 7 agosto 2009 del Ministero dell’Interno (Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali) che afferma:
« Per lo svolgimento delle attività riguardanti le dichiarazioni di nascita e di riconoscimento di filiazione (registro di nascita – dello stato civile) non devono essere esibiti documenti inerenti al soggiorno trattandosi di dichiarazioni rese, anche a tutela del minore, nell’interesse pubblico della certezza delle situazioni di fatto».
E non basta perché quanto sapranno fare i Sindaci ora trova la sua garanzia nelle affermazioni del Ministro dell’Interno che si possono leggere nelle tre fotografie che allego: una interrogazione dell’on. Federico Fornaro cui il Ministro dell’interno ha risposto con un linguaggio nuovo rispetto al passato che quantomeno si fa garanzia della certezza della circolare 19.
Certamente, come ha dichiarato anche il consigliere Honsell, attendiamo la modifica della legge 94 ma lo facciamo in un clima di sicurezza e rispetto che da tempo non conoscevamo.
Contando sull’impegno dei sindaci a garantire il rispetto della circolare 19 e a pubblicizzarne il contenuto, primo antidoto alla paura indotta da chi dieci anni fa ha voluto umiliare i nuovi nati in Italia a spie dell’irregolarità dei genitori, vi saluto con qualche nuova non infondata speranza.
augusta

Allegati
La tabella con le due mozioni si apre in calce al paragrafo cui fa riferimento
I testi della interrogazione Fornaro e della risposta ministeriale sono qui di seguito
Ritengo molto importante  la coincidenza dell’interrogazione dell’on. Fornaro con la mozione Honsell approvata a Trieste.
Sembra riproporsi un principio di civiltà negato nel 2009 a proposito della garanzia del certificato di nascita a tutti coloro che nascono in Italia.
.


 

 

 

 

3 Ottobre 2019Permalink

1 ottobre 2019 – L’identità del tortellino

“L’Arcidiocesi di Bologna informa che l’Arcivescovo Matteo Zuppi ha appreso la notizia del tortellino con carne di pollo solo questa mattina e dai media. Era all’oscuro dell’iniziativa annunciata ieri in conferenza stampa dal Comitato cittadino per le manifestazioni petroniane.
Il Comitato ha previsto che accanto ai quintali di tortellini conformi alla ricetta depositata, siano preparati anche pochi chilogrammi senza maiale per chi non può mangiarne per diversi motivi”.

Lo sconcerto è grande e penso sia giusto tranquillizzare.

Le chiese cristiane avevano affrontato un problema di cibo e organizzazione religiosa in una primissima fase di formazione senza subirne traumi insostenibili che inibissero loro lo sviluppo futuro.
Siamo nel 49 d.C. e si svolge il cd Concilio di Gerusalemme  che deve dirimere una questione rilevante

La questione era più o meno questa: Per diventare cristiani coloro che provenivano dal mondo pagano (le nazioni) dovevano arrivare al cristianesimo attraverso la religione ebraica e tutti i suoi obblighi (per es. la circoncisione) o potevano aderirvi direttamente?

Cap. 15; 19 «Per questo io ritengo che non si debbano importunare quelli che dalle nazioni si convertono a Dio, 20ma solo che si ordini loro di astenersi dalla contaminazione con gli idoli, dalle unioni illegittime, dagli animali soffocati e dal sangue. 21Fin dai tempi antichi, infatti, Mosè ha chi lo predica in ogni città, poiché viene letto ogni sabato nelle sinagoghe».
22Agli apostoli e agli anziani, con tutta la Chiesa, parve bene allora di scegliere alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda, chiamato Barsabba, e Sila, uomini di grande autorità tra i fratelli. 23E inviarono tramite loro questo scritto: «Gli apostoli e gli anziani, vostri fratelli, ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilìcia, che provengono dai pagani, salute! 24Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi. 25 Ci è parso bene perciò, tutti d’accordo, di scegliere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, 26uomini che hanno rischiato la loro vita per il nome del nostro Signore Gesù Cristo. 27Abbiamo dunque mandato Giuda e Sila, che vi riferiranno anch’essi, a voce, queste stesse cose. 28 «È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: 29astenersi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State bene!».

Il testo canonico degli Atti degli Apostoli è un po’ lungo ma tranquillizzante (cap 15, 19-29 traduzione CEI, 2008).
Ho evidenziato in grassetto gli elementi che a me sono sembrati di attualità

1 Ottobre 2019Permalink

1 ottobre 2019 — Calendario

01 ottobre 2017 – .Muore il poeta friulano Pierluigi Cappello
02 ottobre – …….. Giornata internazionale della nonviolenza
02 ottobre 1868 – .Nascita di Gandhi
03 ottobre 1935 – ..L’Italia invade l’Etiopia…… [nota 1]
03 ottobre 1990 – ..Riunificazione della Germania
03 ottobre 2013 – ..Strage di 366 migranti – Lampedusa. Giornata del migrante
04 ottobre 2019 –   Questura di Trieste: un fermato uccide due poliziotti.
06 ottobre 1973 – ..Guerra del Kippur
07 ottobre 2001 -… Inizio guerra USA contro l’Afghanistan
07 ottobre 2006 – …Assassinio della giornalista Anna Politkovskaja
08 ottobre 1963 -…. Nella notte catastrofe del Vajont
08-09 ottobre 2019 – Kippur Anno ebraico 5780
09 ottobre 1967 -…. Uccisione di Ernesto ‘Che’ Guevara in Bolivia
10 ottobre – ………….Giornata mondiale contro la pena di morte
10 ottobre 2015 – …Strage ad Ankara. Bombe su corteo pacifista
10 ottobre 2019 -……Premio Nobel per la pace 2019: Abiy Ahmed Ali,
…………………..primo ministro dell’Etiopia.
(nota 2)
11 ottobre 1962 – ….Apertura del Concilio Vaticano II
11 ottobre 2011 -….. Giornata internazionale delle bambine …..(nota 3)
12 ottobre – …………Columbus day – Giornata della resistenza indigena
13 ottobre 2019 -……Sukkot – fino al 20 ottobre. Anno ebraico 5780 –
14 ottobre 1964 – …..Premio Nobel per la pace a Martin Luther King,
………………………………assassinato il 4 aprile 1968
14 ottobre 1979 – ……Prima marcia per i diritti dei gay negli USA
15 ottobre 1582 -.. ….Entra in vigore il calendario gregoriano
16 ottobre 1943 – ……Rastrellamento nazista nel ghetto di Roma
18 ottobre 1964 -……. Muore il card. Lercaro
19 ottobre 1968 – …….Muore Aldo Capitini
19 ottobre 1960 -…….. La Mauritania ottiene l’indipendenza dalla Francia
20 ottobre 2011 – …….Spagna: l’ETA depone le armi… [nota 4]
20 0ttobre 2011 – …….Libia: uccisione di Ghedaffi
21 ottobre 1945 – ……Francia: le donne votano per la prima volta
22 0tt0bre 2019 – ……Kannucha – fino al 30. Anno ebraico 5780
23 ottobre 1915 -…… A New York 30.000 donne chiedono il diritto di voto
24 ottobre 1945 -……. Nasce l’Organizzazione delle Nazioni Unite
24 0ttobre 2005 – …..Morte di Rosa Parks
25 ottobre 1936 – ……Hitler e Mussolini creano l’Asse Roma-Berlino
25 ottobre 1996 -…….. Irlanda. Chiusura dell’ultima lavanderia Magdalene
26 ottobre 1954 – ……Ritorno di Trieste all’Italia…………… [nota 5]
27 ottobre 1479 – ……Nascita di Erasmo da Rotterdam
27 ottobre 2018 – ……Diciassettesima giornata del dialogo cristiano-islamico
28 ottobre 1922 -…….. Marcia su Roma
29 ottobre 1923 -…….. La Turchia diventa Repubblica indipendente
30 ottobre 2016 – …….Nuova scossa terremoto. Norcia: crollo della cattedrale di San Benedetto
31 ottobre 1517 -…….. Lutero affigge le sue 95 tesi sulla porta della chiesa di Wittemberg
31 ottobre – …………….Le chiese protestanti celebrano la festa della Riforma
31 ottobre 1967 – ……..Primo numero di Adista dal cui calendario nasce il primo nucleo di questo.

NOTE

[nota 1]    3 ottobre L’Italia invade l’Etiopia
– 1935. Un breve promemoria in Enciclopedia-Italiana
http://www.treccani.it/enciclopedia/guerra-italo-etiopica_%28Enciclopedia-Italiana%29/

[nota 2] …Il premio Nobel per la Pace 2019 è stato assegnato Abiy Ahmed Ali,
……………..primo ministro dell’Etiopia, “per i suoi sforzi nel raggiungere la pace
………………e la cooperazione internazionale, e in particolare per le sue iniziative
………………decisive per risolvere i conflitti lungo il confine con l’Eritrea”

https://www.agi.it/video/chi_il_premio_nobel_per_la_pace_2019-6342293/video/2019-10-12/

[nota 3] …Giornata internazionale delle bambine
Istituita dalle Nazioni Unite con la Risoluzione 66/170 del 19 dicembre 2011

[nota 4]
ETA: Euskadi Ta Askatasuna (in spagnolo País Vasco y Libertad, letteralmente “paese basco e libertà”

[nota 4]   Ritorno di Trieste all’Italia. La Venezia Giulia era divisa in due zone di influenza, ……………………………………………….Fu al centro della prima fase della guerra fredda.
L’area fu divisa in due macro zone di influenza: la zona A controllata dagli anglo-americani e la zona B dagli jugoslavi. Dal 1947 Gorizia e Monfalcone tornarono all’Italia, mentre l’Istria divenne parte del territorio della Federazione Jugoslava. Anche la città di Trieste fu separata in due zone e posta sotto l’amministrazione anglo-americana (AMG-FTT) o Territorio libero di Trieste, e sotto l’amministrazione di Belgrado (zona B-TLT). In seguito al Memorandum di Londra firmato il 5 ottobre 1954 fra i Governi d’Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti e della Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia, concernente il Territorio Libero di Trieste, si stabiliva che la Zona A passava dall’amministrazione militare alleata all’amministrazione civile italiana (con alcune correzioni territoriali a favore della Jugoslavia con l’Operazione Giardinaggio) e quindi passavano all’amministrazione italiana i seguenti comuni della zona A: Duino, Aurisina, Sgonico, Monrupino, Trieste, Muggia, San Dorligo della Valle

1 Ottobre 2019Permalink

28 settembre 2019 – Nelle piazze di tutto il mondo

Tanti e tante in piazza in tutto il mondo. Tanti, tante ma non tutti

Oggi a scuola con la consapevolezza che la giustificazione deve essere sincera: « Mio figlio non aveva mal di pancia, mia figlia non aveva il raffreddore: era in piazza ». In Italia questa scelta è suggerita dal ministro Lorenzo Fieramonti (Istruzione, Università e Ricerca – MIUR).                                                                                                                                                               Un magistrato lo aveva detto  in altro modo

Un ragazzino ha saputo dircelo da solo a Stornarella.
Oggi rispetto quei ragazzi consapevoli e coraggiosi, trovo ammirevole la consapevolezza che li ha portati in piazza ma voglio ricordare chi in piazza non c’è, coloro di cui la politica si è furbescamente, con cinico opportunismo, infischiata e ancora si infischia  – con un arco a 3600 .

Il superiore interesse del minore
Esponenti politici più che ecumenici tutti assieme hanno finto di non sapere che la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (approvata dall’ONU nel 1989 e da molti stati ratificata) afferma il superiore interesse del minore.
Quello di cui trascrivo il significato doveva essere il principio ispiratore di ogni atto della politica.
Probabilmente se un sistema di informazione responsabile ne avesse diffuso la conoscenza i ragazzi di Greta se ne sarebbero fatti carico. A me piace ricordarlo e spero che qualcuno di loro ne prenda consapevolezza per salvare i loro coetanei non dalla terra devastata e minacciosa ma dalla minaccia degli adulti.

      “Il best interests of the child rappresenta il principio informatore di tutta la normativa a tutela del fanciullo,   garantendo che in tutte le decisioni che lo riguardano il giudice deve tenere in considerazione il superiore interesse del minore. Ogni pronuncia giurisdizionale, pertanto, è finalizzata a promuovere il benessere psicofisico del bambino e a privilegiare l’assetto di interessi più favorevole a una sua crescita e maturazione equilibrata e sana. Corollario applicativo è che i diritti degli adulti cedono dinnanzi ai diritti del fanciullo, con l’ulteriore conseguenza che essi stessi trovano tutela solo nel caso in cui questa coincida con la protezione della prole”.                                                                              [fonte 1]

Chi in piazza non c’è

Non ci sono coloro che –pur se bambini – sono sfruttati in tutto il mondo con il lavoro nero esercitato in condizioni spietate.
Di loro si era occupato il pachistano Iqbal Masih (bambino operaio, attivista nella lotta contro il lavoro minorile e per questo ammazzato il 16 aprile 1995: aveva 13 anni).

 

Non ci sono le bambine cui l’appartenenza al loro sesso chiude le porte della scuola .
Di loro si era occupata e si occupa  Malala Yousafzai, pachistana, gravemente ferita da un talebano nel 2012, salvata dalla solidarietà internazionale che le ha garantito l’ingresso in Inghilterra e le cure necessarie.
Nata nel 1997, nel 2014 ha ricevuto il premio Nobel per la pace e ha creato la fondazione Malala Fund, che si occupa di raccogliere fondi per promuovere l’istruzione di bambini e donne in tutto il mondo.

 

Non c’è il bambino che il Mediterraneo ha accolto con la sua pagella cucita nel giubbotto.
Ci ha rivelato la sua storia una donne, medico legale consapevole del significato della sua professione. Ne ho scritto nel mio blog                   [fonte 2]


Potrei continuare ma voglio segnalare chi in Italia è condannato a non esistere.

Nel 2009, quando fu approvato con voto di fiducia (fortemente voluto dal ministro verde/lega on. Maroni) un piccolo articolo che nega il certificato di nascita ai figli dei migranti privi di permesso di soggiorno. La dizione non è così diretta ma è un raggiro feroce. Se il genitore, irregolare a fronte della burocrazia che per una ragione o per l’altra gli ha negato il permesso di soggiorno, si rivela irregolare di fronte a un pubblico ufficiale crea le condizioni per la propria espulsione.
Il figlio è diventato la sua spia, piccolo 007 che non impone costi all’intelligence       [fonte 3]

La norma che mi prendo la responsabilità di definire infame ha retto con il sostegno silente e furbescamente opportunistico di tutte le variegate maggioranze parlamentari degli ultimi dieci anni: il tempo dei governi che, a partire dal quarto Berlusconi, il presidente del consiglio della sua creazione, ha retto nel tempo dei governi Monti, Lette, Renzi, Gentiloni, Conte 1 e oggi Conte 2
Proprio oggi nel tempo del Conte 2 si rilancia lo jus culturae (che non è ius soli e per fortuna finalmente lo si dice: essere chiari è fondamentale, pasticci ne hanno già fatti abbastanza).
Ne farà parte la cancellazione della “lettera g” ? Non so.
Ricordo per l’innegabile autorevolezza che i Vescovi italiani quando nel 2015 celebrarono il Sinodo della famiglia, esclusero dalla lista delle criticità i bambini cui, con la negazione del certificato di nascita, è negata proprio la famiglia.
Un alibi prezioso alla malafede della politica italiana                                      [fonte 4]

Che dire? Lo ha detto la senatrice Segre
« Mi fa paura quella parola che mi faceva paura anche allora e che ho voluto fortissimamente scritta a caratteri cubitali al binario 21 del Memoriale della Shoah a Milano: INDIFFERENZA. L’indifferenza è stata colpevole allora perché non ci si può difendere da chi volta la faccia dall’altra parte, si cerca di difendersi da chi è violento, ma non da chi fa finta di non vederti e di non vedere. Ed è lo stesso pericolo che c’è anche oggi».

 

 

 

 

I sindaci possono salvare i bambini senza certificato di nascita

Glielo assicura la circolare 19/2009 che li esime dal chiedere il permesso di soggiorno a chi si presenti allo sportello del comune per registrare la dichiarazione di nascita di un figlio.
Lo fanno? Non si sa.
Se lo fanno lo rendano noto come un loro onore di garanti dell’esistenza di coloro che nel loro territorio nascono.
Antichi statuti di comuni medievali dicevano “l’aria delle città rende liberi”.
Oggi possono dire , se vogliono, “l’aria della mia città rende esistenti .. tutti”.

[Fonte 1]
http://www.cde.unict.it/sites/default/files/files/N_%20Di%20Lorenzo_%20Il%20principio%20del%20superiore%20interesse%20del%20minore%20all%27inetrno%20delle%20relazioni%20familiari.pdf

[fonte 2]             https://diariealtro.it/?p=6550

[fonte 3]          legge 94/2009 art. 1, comma 22, lettera g

[fonte 4]
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2015/10/24/0816/01825.html

28 Settembre 2019Permalink

26 settembre 2019 – Il giorno dopo

NON È SEMPRE PUNIBILE CHI AGEVOLA IL SUICIDIO ASSISTITO, DICE LA CORTE COSTITUZIONALE
La sentenza della Consulta sulla questione di legittimità dell’articolo 580 del codice penale sollevata nell’ambito del processo a Marco Cappato per il suicidio assistito di Dj Fabo

Così ieri, 25 settembre, ho annotato nel mio blog, riservandomi un po’ di tempo per documentarmi e ragionare.
Ma già questa mattina sento parlare di obiezione di coscienza, cui ho sempre pensato come  assunzione di responsabilità nell’opporsi a qualche cosa che ripugna, appunto, alla coscienza responsabile, assumendosene un di più nel rispetto non solo a se stessi ma anche nel rispetto di quella solidarietà cui impegna la Costituzione (art. 3).
Invece stiamo scivolando (e non è il primo caso) a una obiezione intesa come mezzo per blindare noi stessi, indifferenti all’attenzione per ciò che la vita d’altri ci propone stimolandoci a ragionare e mettere in atto conseguenti azioni efficaci e responsabili.
In fondo è quanto la Consulta ha chiesto al Parlamento di fare nell’ambito delle sue ineludibili (ma eluse) competenze, un parlamento i cui membri sembrano favorevoli a deleghe di autodifesa di comodo (lasciando le decisioni a Tribunali e, appunto, Consulta).
Così non va!

26 Settembre 2019Permalink

25 settembre 2019 – Percorrere la strada del peggio non è obbligatorio

20 Settembre 2019 –    L’ostensione del bambino di Michele Serra                          [fonte 1]

La storia della bambina esibita dal Salvini alla folla di Pontida come testimonial (involontaria) della violenza dello Stato ai danni della Famiglia, ovvero del “caso Bibbiano” è così esemplarmente disgustosa da meritare un piccolo ripasso.
Appurato che non si trattava affatto di uno dei “bambini rubati dai comunisti“ in quel di Bibbiano, ora si sa anche (vedi la dettagliata ricostruzione di Giampaolo Visetti su questo giornale, ieri) che è uno dei tanti e dolorosi casi di figli contesi tra genitori in conflitto tra loro; che il Tribunale dei minori di Milano (non i famigerati “giudici di Bologna”), per ragioni giustamente non spiattellabili sui giornali e tantomeno nei comizi, aveva deciso di affidarla a una casa protetta, consentendo incontri “assistiti” con entrambi i genitori; che la bambina, durante uno di questi incontri, ha preferito allontanarsi e rifugiarsi dalla madre; che né la madre né la Lega, come è ovvio sul piano umano prima che su quello legale, avevano la potestà di consentire l’ostensione della piccola, manco fosse un rosario o la teca di San Gennaro, davanti a migliaia di persone disposte a credere qualunque cosa, anche che la piccola fosse appena stata eroicamente prelevata dal Salvini in persona in un gulag per minori.
È stata un’operazione talmente scorretta, talmente cinica, che il più scalcinato degli assistenti sociali, il più scadente degli psicologi, il più distratto dei genitori la considererebbe gravemente lesiva del diritto alla discrezione e alla protezione che una ragazzina già esposta agli sconquassi della vita avrebbe meritato.
La sconcia propaganda politica imperversante ci ha abituati al peggio. Ma è un peggio, questo al quale non possiamo permetterci il lusso di abituarci.

18 settembre – Una catena di indecenze                                                                  [fonte 2]
Ne avevo parlato il 18 settembre nel mio blog.
Il 21 ho poi trovato il prezioso articolo di Michele Serra che mi è stato di grande conforto e ne riprendo la conclusione: « La sconcia propaganda politica imperversante ci ha abituati al peggio. Ma è un peggio, questo al quale non possiamo permetterci il lusso di abituarci».
Purtroppo l’ostensione (bellissima scelta di una parola che richiama alla sacralità di una bambina, sbatacchiata come il rosario di non lontana memoria, baciata come il crocifisso di non lontana memoria) doveva e poteva essere evitata se il senatore protagonista della scena avesse ricordato il principio del “superiore interesse del minore” che riconosce al minore diritti propri (il primo in questo caso di non veder spiattellata la propria situazione privata in video e in voce).
I giornalisti (quasi tutti per quanto ho verificato) si sono buttati in una comprensibile operazione di espressa indignazione nei confronti del senatore che aveva occupato la scena enfatizzando purtroppo le informazioni sulla piccola.
Nel mio articolo del 18 settembre avevo ricordato la Carta di Treviso (il codice deontologico dei giornalisti quando si tratti di minori). Di là è possibile anche prenderne visione
Spero che in futuro ogni operatore d’ informazione ne faccia efficace memoria.
E segua la strada più difficile del rispetto a chi rispetto è dovuto e non ha difese.

[fonte 1]
https://mail.google.com/mail/u/0/?tab=wm&ogbl#inbox/QgrcJHsHnPZxhZQdwlsClcgVqsgSpvQnskL?projector=1&messagePartId=0.1.1

[fonte 2]
https://diariealtro.it/?p=6871

25 Settembre 2019Permalink